L'emozione può essere una combinazione di colori geometricamente accostati.
Così [ap]pare

Chi sono

Giò Tanchis ( al secolo Walter Marchionni) nasce a Villacidro, Sardegna, nel 1963 . Esordio nel 2005 con le prime esposizioni, ma è nel 2007 che raggiunge una discreta notorietà con alcune esposizioni in Costa Smeralda a Porto Rotondo e Porto Cervo. Nell’Ottobre dello stesso anno è invitato da Vicente Urbina Sassu, responsabile dell’archivio Sassu, ad esporre le proprie opere insieme ad alcune incisioni del maestro Sassu. Nel gennaio del 2008 la sua prima personale nel Centro Culturale d’Arte “ Exmà” del Comune di Cagliari.

Maggio 2008

La mostra “Spagna-Sardegna Viaggio pittorico” con il patrocinio dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia , allestita nella Galleria Lazzaro by Corsi di Milano al Broletto. In contemporanea viene allestita con il Patrocinio del Comune di Sassari la mostra “Magma, nero … basalto” nella Sala Duce di Palazzo Ducale in Sassari.

Aprile 2009

Dedica una mostra a Villacidro con l’esposizione “Io.Villacidro.I miei colori” esponendo per la prima volta alcune tele con la figura umana; atleti variopinti simboleggianti uno spirito di libertà che svilupperà successivamente con la mostra al Lazzaretto di Cagliari.
Nello stesso anno la rivista ufficiale del SUMMIT G8 , editore Prestige Media USA , in occasione dell’appuntamento italiano a L’Aquila, grazie ad Arabella Patrick, lo inserisce con un pubbliredazionale, quale rappresentante dell’arte italiana figurativa.

Aprile 2010

Viene invitato dal Comune di Cagliari per esporre nella Sala principale del Centro d’Arte e Cultura “Il Lazzaretto” ; qui si allestisce la mostra “Spirito Indomito”, improntata prevalentemente sulle figure del toro e del cavallo.

Novembre 2012

Allestisce la mostra “Spirito Indommito” nelle Sale del Palazzo del Collegio Rraffaello ad Urbino con il Patrocinio del Comune di Urbino, del Legato Albani e della Regione Sardegna.

Marzo 2014

Mostra personale nelle prestigiose sale del Museo “Ca La Ghironda” di Zola Predosa Bologna, presentata e curata dal Prof. Martani.

2015

Nell’approccio alla realizzazione delle opere per la mostra a Carbonia, inizialmente proteso verso una rappresentazione del minatore come eroe ma anche gladiatore (nel suo lavoro quotidiano all’interno delle viscere della terra), l'artista sviluppa una visione della città stessa come luogo magico. Per l’artista scatta una molla che produce una radicale trasformazione nella idea stessa dell’opera; non più linee sinuose che materializzano tori o cavalli e figure, ma linee rette e diagonali che , come per una mutazione genetica, ribaltano il concetto di spazio e volume. Su questi temi vengono allestite nel 2015 due mostre.

Aprile

Mostra “Enigma metafisico - Carbonia Abbacinante” Grande Miniera Serbariu patrocinio Comune di Carbonia.

Settembre

Mostra “Enigmi abbacinanti” Archivio Galleria Lazzaro di Milano presentazione Alessandra Redaelli.

Giugno 2016

Mostra “Enigmi abbacinanti” Officine del Design Roma.

Opere

La sua pittura allora era come una fiammata. Il rosso, per primo, ti prendeva, ti avvinceva a sè, ti catturava per sempre. E lì per lì non stavi nemmeno a preoccuparti di che cosa quel rosso rappresentasse. Perché quello era “il” rosso: era passione, amore, calore torrido e anche sangue. Era qualcosa di primordiale che avevi dentro e che forse nemmeno sapevi di avere, ma che immediatamente riconoscevi lì, su quella tela, e ti ci perdevi come in uno specchio fatato. E poi c’era il nero..leggi tutto